ZeoLIFE ha testato un innovativo ciclo integrato delle zeolititi per ridurre l'uso di fertilizzanti azotati e l’acqua irrigua, preservando le risorse idriche dagli effetti negativi dell'agricoltura intensiva. Le zeolititi sono rocce contenenti oltre il 50% di zeoliti, minerali con proprietà peculiari in grado di catturare l'azoto disciolto e di rilasciarlo alle colture, contrastando l'inquinamento delle acque. Come dimostrato da tre anni di esperimenti in campo, grazie all'uso delle zeolititi si sono raggiunte significative riduzioni dei livelli di azoto nelle acque sotterranee e superficiali, così come riduzioni delle emissioni di CO2 e il miglioramento del Bilancio Ecologico.

Introduzione

Il territorio della provincia di Ferrara, al confine con il mare Adriatico, è interamente pianeggiante e si estende per gran parte sotto il livello del mare. Una parte delle acque provinciali, provenienti dal bacino Burana-Volano, viene scaricata direttamente nel mare.
Il Canal Bianco e il Po di Volano, due dei principali canali presenti nelle acque ferraresi, sfociano entrambi nella Sacca di Goro, una vasta area umida comunicante con il mare tutelata dalla presenza del Parco Regionale del Delta del Po e dalla Rete Natura 2000.
Le zone umide sono tra gli ecosistemi più preziosi della Terra poiché produttivi in termini di biodiversità ed il loro valore ambientale è legato alla qualità delle acque.

 

Il progetto

Il nostro progetto, ZeoLIFE, ha testato un innovativo ciclo delle zeolititi per diminuire l’utilizzo di fertilizzanti azotati e acqua irrigua in agricoltura, allo scopo di diminuire l’inquinamento da nitrati e l’uso eccessivo delle risorse idriche.

Le zeolititi sono rocce che contengono zeoliti, minerali che, applicati nel campo dell’agricoltura, possono cedere nutrimenti direttamente alle radici delle piante grazie alle loro capacità di scambio cationico e disidratazione reversibile.

Gli obiettivi del progetto sono stati:

  • protezione delle acque superficiali e di falda dall’inquinamento da nitrati derivati dall’agricoltura intensiva;
  • riduzione del carico azotato che viene trasportato nelle sacche lagunari del Delta del Po;
  • riduzione della quantità di fertilizzanti chimici usati in agricoltura;
  • riduzione della quantità di acqua utilizzata per irrigare;
  • riduzione dell’impatto ambientale dei reflui degli allevamenti di bestiame;
  • miglioramento delle caratteristiche pedologiche e sedimentologiche dei suoli siltoso-argillosi;
  • mantenimento di una disponibilità d’acqua nel suolo anche in periodi siccitosi.

L’efficacia delle zeolititi è stata provata sul campo, seguendo la coltivazione di cereali in tre anni di coltiva zione sperimentale.

 

I risultati

In questi ultimi anni abbiamo svolto diversi test, sia al chiuso che all’aperto, per verificare se effettivamente le zeolititi potessero essere utilizzate nel campo dell’agricoltura.

Di seguito i risultati di ciascuno di essi:

  • Test scambio e prototipo: un nuovo tipo di zeolitite arricchita con ammonio (NH4+) che potrà essere utilizzato nella fase di sperimentazione in campo aperto;
  • Test lisciviazione: l’aggiunta di zeolitite aumenta la quantità di acqua presente nel suolo e riduce la sua capacità di ritenzione idrica del 13%;
  • Test in serra: esistono due combinazioni ottimali da applicare a campo aperto per permettere alle piante di crescere in perfetta salute: zeolitite arricchita di NH4+ e riduzione della fertilizzazione del 50% oppure zeolitite allo stato naturale e riduzione della fertilizzazione del 70%;
  • Test in campo aperto: 3 colture (Sorgo da granella, Mais e Grano duro) sono state coltivate su 3 anni in un campo sperimentale utilizzando come esempio i risultati dei test in laboratorio. Nelle sezioni addizionate con zeolitite sono state previste riduzioni della fertilizzazione. L’irrigazione è stata effettuata solo durante il secondo anno di coltivazione su mais. Il raccolto è stato pesato singolarmente e in tutti e tre gli anni di utilizzo delle zeolititi si sono avute rese superiori o sostanzialmente uguali alla media dei controlli, fino ad un massimo di oltre 21%.

Un campo di sorgo del progetto ZeoLIFE

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